Tra i finanziamenti garantiti dallo Stato, inclusi nel Decreto Liquidità (D.L. 23/2020), sono previste anche delle garanzie in favore delle imprese agricole e della pesca. Pertanto sono stati assegnati ad Ismea, l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare, risorse pari a 100 milioni di euro per l’anno 2020.
Finanziamenti e “liquidità25”
Le operazioni attivate, precisate nella circolare n. 2/2020, sono le seguenti:
- finanziamenti destinati a liquidità e investimenti;
- finanziamenti destinati alla rinegoziazione del debito;
- finanziamenti destinati alla rinegoziazione di operazioni finanziarie già perfezionate ed erogate dal finanziatore da non oltre 3 mesi e in data successiva al 31 gennaio 2020.
Un’altra importante norma è la “liquidità25”, per la quale Ismea precisa nella circolare che “è concessa automaticamente, gratuitamente e senza valutazione”. Nello specifico accedono al fondo di garanzia le piccole-medie imprese e le persone fisiche esercenti attività di impresa, arti e professioni. Tutte le attività appena citate devono dichiarare tramite autocertificazione di aver subito danni causati dall’emergenza Covid-19.
Il credito, concesso nella misura del 100%, deve possedere le seguenti caratteristiche:
- l’inizio del rimborso del capitale non prima di 24 mesi dall’erogazione;
- durata massima di 72 mesi;
- erogazione non superiore al 25% dell’ammontare dei ricavi del soggetto beneficiario e comunque per importo massimo di 25mila euro.
Dunque, le aziende agricole che intendono ottenere il finanziamento del Decreto Liquidità possono decidere liberamente di affidarsi o al Fondo Garanzia o a Ismea, il cui appoggio si dimostra indiscutibilmente più veloce e semplice in virtù della conoscenza del settore.
Concessione del credito fino a 25mila euro: dubbi e soluzioni
Sotto il profilo soggettivo, il supporto di Ismea è rivolto alle imprese agricole, così come definite dall’articolo 1 D.Lgs. 228/2001; non solo agli imprenditori, ma anche alle cooperative che utilizzano prevalentemente prodotti dei soci o che offrono servizi nell’ambito del ciclo biologico. Ismea precisa che possono beneficiare solo le imprese agricole che presentano l’iscrizione alla CCIAA (sono escluse le aziende agroalimentari).
La norma parla di “importo non superiore al 25% dell’ammontare dei ricavi” del beneficiario, che per inevitabili motivi sarà calcolato dall’ultima dichiarazione Iva presentata, che può essere anche quella dell’annualità 2019.
Alle multiattività, connesse quindi ad ulteriori codici come commercio al dettaglio, servizi e agriturismo, Ismea suggerisce di tenere separati i ricavi di ogni settore, così da ricevere supporto per le diverse attività (fermo restando che il massimale è di 25 mila euro per ogni azienda).
Per le somme erogate dalla “liquidità25” non è richiesta inoltre, alcuna destinazione specifica, essendo sufficiente una attestazione generica dei danni subiti. Per quanto riguarda la cumulazione Ismea conferma che è possibile cumulare gli aiuti nel limite del massimale previsto.
Conclusioni
Per venire incontro ulteriormente alle difficoltà delle imprese agricole, Ismea informa che il CdA ha deliberato uno stanziamento di 30 milioni di euro, che serviranno ad erogare mutui di importo fino a 30mila euro a tasso zero, con una durata di 5 anni, di cui i primi 2 di preammortamento.
Come già accennato nel primo paragrafo, grazie alla preparazione di Ismea e all’utilizzo delle cambiali agrarie e della pesca, dovrebbe essere estremamente semplice e veloce ottenere il credito (sul sito di Ismea si parla di erogazioni entro una settimana dalla richiesta).
Se anche tu hai un’impresa agraria e vuoi ricevere uno degli aiuti di cui Studio Blescia & Partners ti ha appena parlato, vuoi avere chiarimenti o altre informazioni, invia una mail a info@studioblescia.it o contatta il numero 0882 424459.
Studio Blescia & Partners: felici di aiutare.